
Fronti interni s’interroga sull’impatto delle molteplici modernità attivate dalla guerra, intendendo approfondire la dimensione locale ma non localistica del primo conflitto mondiale. Sviluppa la riflessione storiografica su temi come: le condizioni materiali e sanitarie, i dati strutturali ed economici, l’impatto degli assetti militari di retrovia sulle vicende di vita quotidiane, le politiche amministrative di gestione del territorio e delle popolazioni, le interrelazioni e gli attriti sorti tra le aree urbane e gli hinterland di riferimento economico e culturale. Le realtà prese in esame sono: Montepulciano, il Montefeltro, Viareggio, Padova, Ribolla e Valdarno, Aosta, Pavia, Udine, Trieste, Milano, Colorno, Bologna, Traunstein (Baviera) e Buenos Aires. Mediante l’investigazione e la comparazione dei singoli casi-studio e ponendo attenzione alla periodizzazione e alle tappe della mobilitazione bellica, la pubblicazione si propone di rintracciare le tipicità e gli elementi comuni degli oggetti indagati sullo sfondo unitario dominato dal contesto bellico.
I CURATORI
Matteo Ermacora, dottore di ricerca in storia sociale, insegna nelle scuole secondarie superiori e, come docente a contratto, Storia del lavoro presso l’Università Ca’ Foscari. I suoi interessi di ricerca ruotano attorno alla Grande guerra, all’emigrazione, al lavoro femminile e minorile.
Felicita Ratti ha studiato Relazioni internazionali ed Analisi dei conflitti nel mondo contemporaneo. Si occupa principalmente di storia sociale, economica e della medicina nella prima metà del Novecento, e di insegnamento dell'italiano come lingua straniera.
Andrea Scartabellati, dottore di ricerca, ha studiato storia e antropologia. Ha dedicato le sue ricerche alla storia della follia e della povertà. Lavora come responsabile delle biblioteche per NCTM Studio Legale Associato.