Mare oscuro, al quale solo una successiva tradizione restituisce
un etimo più ospitale, il Mar Nero vive, per millenaria consuetudine,
una ambigua relazione con quello spazio maggiore,
il Mediterraneo, di cui esso è, per fisionomia non solo geografica
ma anche storica e mitica insieme, il limite estremo e insondato.
Il luogo fisico nel quale l'ambiguità del rapporto tra Mar Nero
e Mediterraneo viene riassunta è lo stretto dei Dardanelli,
dove l'accumulazione storica e mitologica tocca - da Giasone
alla guerra di Troia, da Bisanzio a Costantinopoli e poi a Istanbul -
vertici di rara intensità . Dalla metà del Settecento è proprio
il progressivo riaprirsi di quel passaggio al commercio,
ma anche alla politica e alla guerra, che segna una stagione
totalmente nuova nel rapporto tra Mar Nero e Mediterraneo,
favorendo assimilazioni e determinando esclusioni che vedono
la lunga durata cedere alle ragioni di un presente oggi - si pensi
solo al problema dell'approvvigionamento energetico -
straordinariamente intenso.
I CURATORI
Luigi Mascilli Migliorini insegna Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo
presso l'Università di Napoli "L'Orientale". È stato segretario
della SIHMED (Sociètè internationale des historiens de la MèditèrranÈ e) e
ha diretto una Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo (2009).
Mirella Mafrici insegna Storia moderna presso l'Università degli Studi di
Salerno. Studiosa di storia dell'Europa mediterranea, si interessa di guerra
di corsa e di pirateria, di storia politica e diplomatica, di storia urbana e
dinastica. Ha curato, tra l'altro, Rapporti diplomatici e scambi commerciali
nel Mediterraneo moderno (2005) e, più di recente, Sguardi mediterranei
tra Italia e Levante (XVII-XIX secolo), con C. Vassallo (2012).
Mese Pubblicazione
Maggio