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{{/_source.additionalInfo}}Il concetto del destino è giunto fino a noi denso di valenze semantiche che attestano il costante interrogarsi da parte dell'uomo sul senso dell'esistenza e sulla possibilità di orientarne il corso, oppure sull'essere inserito in un disegno più vasto, imprevedibile e quindi misterioso. In un mondo che sembra controllato dal pensiero calcolante e previsionale in funzione del dominio dell'uomo sull'essente pare fuori luogo interrogarsi sul rapporto libertà - destino; in realtà il soggetto si scopre sempre più dèp1ac in un universo sempre più complesso e meno ordinato. La stessa "occidentalità ", a tale proposito, è stata declinata in maniera destinale, pur se con accenti diversi, basti pensare allo Heidegger o anche allo Spengler. Questo volume intitolato Libertà e destino è costituito da contributi che, nella loro diversità di impostazione, testimoniano la complessità dell'argomento. Gli autori intervenuti nel dibattito - Carlo Bonomo, Marco Casucci, Patrizia Liviabella, Edoardo Mirri, Davide Micheletti, Marco Moschini, Aurelio Rizzacasa, Furia Valori, Raffaele Vertucci - affrontano questa tematica che riguarda non solo l'ambito della riflessione morale, ma anche il discorso ontologico sul mondo e sulla storia, approdando al livello teologico. I contributi spaziano dall'antichità greco-romana alla modernità , fino alla contemporaneità , dialogando anche con i romanzieri, i tragici greci, Cicerone, Spinoza e, attraverso Hegel, con Nietzsche, Michelstaedter, Croce e Heidegger.