
Ostaggio della crisi economica, il diritto alla salute nei luoghi di lavoro si confronta in chiave sempre più antagonista con il diritto al lavoro e con le conseguenze legate ai processi di destrutturazione del lavoro e del modello classico d’impresa. A tale scenario si affiancano i «bisogni di salute» indotti dai mutamenti organizzativi, produttivi e tecnologici e le sfide legate alla necessità di adeguare le condizioni di lavoro all’invecchiamento della popolazione e all’allungamento della vita lavorativa. Ciò consente di non ritenere affatto superato il dibattito attorno all’effettività del modello di rappresentanza delineato dal d.lgs. n. 81 del 2008, della cui evoluzione l’Autrice intende dar conto al fine di coglierne i nodi problematici. Al rapporto fra rappresentanza e tutela della salute e della sicurezza sono dedicate le pagine che seguono nel tentativo di ricostruire la “lunga marcia” dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza stretti fra l’incudine di una legislazione che li erge ad algidi paladini della sicurezza e il martello incessante del produttivismo economico ed esistenziale di un paese che fa fatica a crescere anche culturalmente.
L’AUTORE
Bianca Maria Orciani è professore a contratto di Diritto del lavoro italiano e comparato presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche. Ha partecipato al progetto nazionale di ricerca, «Il ruolo degli Rls/Rlst/Rlssp nel processo di rilevazione della percezione del rischio nei luoghi di lavoro e sue ricadute in ambito preventivo», finanziato dal Ministero della salute, i cui risultati hanno ispirato larga parte delle riflessioni contenute nel testo. Autrice di saggi e monografie, ha pubblicato per i tipi della ESI Il diritto del lavoro alla prova dell’emersione (2008).