capitolo primo
LE FONTI GIURIDICHE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE (RSI)
1. Responsabilità sociale dell’impresa (RSI) in ambito internazionale quale strategia promozionale dei diritti sociali
2. Il livello europeo della disciplina e la distinzione fra la dimensione internazionale della RSI e quella europea
3. L’attività di impulso della Commissione europea nella promozione e nel perseguimento della RSI
4. (segue) La nozione di RSI del Libro Verde «Promuovere un quadro europeo per la Responsabilità sociale dell’impresa», pubblicato dalla Commissione europea il 18 luglio 2001, e la definizione contenuta nella Comunicazione della Commissione europea «Una nuova strategia 2011-2014 per la Responsabilità sociale dell’impresa» del 25 ottobre 2011
5. Sulla possibilità di conciliare le diverse accezioni europee di RSI
6. Le conseguenze giuridiche per la violazione delle regole di RSI (cenni e rinvio)
7. Per una verifica del fondamento costituzionale della RSI. L’art. 16 della Carta dei diritti fondamentali della Costituzione europea e l’art. 41 della Costituzione
8. (segue) L’«utilità sociale» quale possibile strumento di controllo della liceità del comportamento delle imprese
9. Il fondamento normativo dell’economia sociale di mercato nell’interpretazione dell’art. 3 del Trattato dell’Unione Europea
10. La relazione fra economia sociale di mercato e RSI
11. (segue) Criteri di gestione socialmente responsabili e incentivi di carattere normativo-istituzionale
12. L’approccio «volontaristico» alla RSI. Meccanismi di emulazione competitiva e autoregolazione dei mercati
13. Rilievo delle fonti giuridiche interne ai fini di un corretto inquadramento del fenomeno della RSI
capitolo secondo
LA RSI FRA AUTONOMIA PRIVATA E «NUOVI» OBBLIGHI LEGALI
1. Impresa sociale, disciplina delle start up e società benefit: alcune osservazioni preliminari sulla relazione fra struttura e funzione societaria
2. Il passaggio dai tipi ai modelli societari. Valorizzazione delle finalità sociali e/o degli interessi degli stakeholders e impatto sui principali aspetti disciplinari aventi ad oggetto gli enti collettivi impiegati per lo svolgimento dell’attività d’impresa
3. La RSI nel quadro sistematico interno
4. I diversi modelli di esplicazione della nozione di interesse dei soci. Le differenti concezioni: empirica, legale e contrattuale. Disciplina della società benefit e pluralità degli interessi da tutelare
5. (segue) Alcune osservazioni sulla possibile compatibilità fra l’accezione di interesse sociale ritenuta preferibile e la teoria volontaristica della RSI
6. L’interesse sociale quale strumento per la valorizzazione degli interessi degli stakeholders
7. Codici etici, codici di auto-disciplina e regole di RSI. Il rilievo giuridico della codificazione etica e l’affidamento nella correttezza dei comportamenti di imprese e società socialmente responsabili
8. Struttura reticolare delle imprese e RSI: il contratto di rete quale mezzo per la valorizzazione delle finalità sociali e degli interessi degli stakeholders
9. L’internalizzazione delle regole di RSI e la competenza per l’adozione dei modelli orientati a finalità sociali
10. La RSI fra autonomia privata e nuovi vincoli obbligatori: il d. lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 di attuazione della direttiva 2014/95/UE
11. Un tentativo di giuridicizzare la RSI: la disciplina della società benefit
12. La società benefit quale modello «normativo» di internalizzazione: lo schema del possibile bilanciamento fra i diversi interessi rilevanti nello svolgimento dell’attività d’impresa
capitolo terzo
LA RSI NEI SISTEMI GIURIDICI DI COMMON LAW
1. Gli interessi degli stakeholders quali interessi giuridicamente rilevanti. Alcuni spunti di riflessione tratti dall’esame dei modelli di common law
2. Il Company Act del 2006 e il nuovo interest of the company del diritto inglese
3. (segue) Strategic Report and Directors’ Report (SR Regulations) e Environment, Social and Governance (ESG) Report nel diritto inglese
4. Il modello nord-americano: recenti riforme e disciplina degli Statutes
5. (segue) Model Benefit Corporation Legislation e disciplina delle Benefit Corporations statunitensi
6. Comportamenti socialmente responsabili e tutela degli interessi deglistakeholders. Alcune osservazioni di sintesi sull’alternativa fra l’obbligatorietà e la mera legittimità del bilanciamento fra i diversi interessi da considerarsi rilevanti nello svolgimento dell’attività d’impresa
capitolo quarto
LA RILEVANZA GIURIDICA «INDIRETTA» DELLA RSI
1. Il riconoscimento indiretto della rilevanza giuridica delle regole di RSI nel sistema italiano (cenni)
2. Informazione, affidamento e RSI. La responsabilità sociale delle imprese quale modello conformativo degli interessi sottesi alla tutela dell’affidamento
3. La disciplina delle pratiche commerciali scorrette. Il legame fra pratiche commerciali ingannevoli e responsabilità sociale dell’impresa
4. (segue) Il rilievo giuridico assegnato dalla disciplina delle pratiche commerciali scorrette alla codificazione etica
5. Le regole «giuridiche» della finanza etica (cenni e rinvio)
capitolo quinto
I RIMEDI PER LA VIOLAZIONE DELLE REGOLE DI RSI
1. La prospettiva rimediale quale possibile argomento a favore di una lettura volta a confermare la rilevanza giuridica della RSI
2. Il rilievo endo-societario delle regole di RSI. La violazione dei doveri dei gestori e la conseguente responsabilità degli amministratori. Per una ipotesi di «responsabilità» senza «danno»?
3. (segue) Possibili profili di responsabilità dei benefit «directors»
4. Il rilievo eso-societario delle regole di RSI: la responsabilità civile e i cc.dd. danni punitivi
5. RSI e responsabilità per inesatte informazioni
6. (segue) Doveri di informazione e tutela di cui all’art. 614 bis c.p.c.
7. Sulla sovrapponibilità della violazione delle regole di RSI con quella relativa alla disciplina sulle pratiche commerciali ingannevoli. Per una proposta di differenziazione degli interessi sottostanti alle diverse fattispecie e alle differenti forme di tutela
8. (segue) Rimedi collettivi e rimedi individuali
9. L’applicabilità della disciplina delle pratiche commerciali scorrette alle cc.dd. società benefit
10. Le conseguenze giuridiche della violazione delle regole di finanza etica (cenni)
11. Violazione delle regole di RSI e risarcibilità degli interessi degli stakeholders: il danno non patrimoniale contrattuale ed extracontrattuale. La responsabilità sociale delle imprese quale strumento di valorizzazione degli interessi non patrimoniali degli stakeholders
12. L’azione di classe quale possibile strumento di tutela della RSI. Della compatibilità dell’impiego dello strumento processuale con la categoria dei danni non patrimoniali
13. Alcune osservazioni di sintesi sulla possibilità di affermare l’unitarietà del fenomeno della RSI nonostante la pluralità e la varietà rimediale. La responsabilità sociale delle imprese quale possibile strumento di dissociazione della nozione di «responsabilità» da quella di «danno» e quale mezzo per l’attribuzione di rilevanza giuridica agli interessi non patrimoniali degli stakeholders