Capitolo I
Le obbligazioni divisibili
Sezione prima
Obbligazioni plurisoggettive e obbligazioni divisibili. Anticipazioni sugli istituti della immedesimazione soggettiva e della comunione di prestazione
1. Introduzione
2. L’unità o la pluralità dei vincoli
3. Le tesi
4. Gli argomenti a sostegno e quelli contrari all’unità del rapporto
5. Valenza sistematica dei concetti di immedesimazione e di comunione di prestazione: varietà di fenomeni a cui sono applicabili
6. Le figure di obbligazioni uniche con pluralità soggettiva
7. Alcune precisazioni sull’immedesimazione e sulla comunione di prestazione
8. Le obbligazioni divisibili: unità dell’obbligazione, immedesimazione nell’esecuzione, comunione e divisione
Sezione seconda
La divisione “dell’obbligazione”
1. Le tesi sul meccanismo divisionale
2. Plurisoggettività originaria e sopravvenuta
3. La divisione dell’obbligazione come effetto ex lege. Confronto con l’efficacia dichiarativa (ex art. 757 c.c.) della divisione della comunione ordinaria ex art. 1100 c.c. e di quella ereditaria 81
4. Comunione e divisione dell’obbligazione versus comunione e divisione della prestazione
5. Le obbligazioni divisibili. La nozione di divisibilità giuridica e materiale. (Rinvio all’indagine successiva)
6. La critica del riferimento alla comunione in tema di obbligazioni plurisoggettive fondata sugli effetti della remissione. Individuazione di ulteriori problematiche
7. Il limite della quota come manifestazione di una comunione avente ad oggetto diritti modellati su quelli reali. Il ruolo della funzione giuridica ed economica dell’obbligazione
8. La natura dispositiva delle norme che regolano l’efficacia degli atti negoziali
9. La combinazione peculiare tra relatività e assolutezza entro le obbligazioni plurisoggettive e sue implicazioni. L’art. 1153 c.c.
10. Rapporto plurisoggettivo e mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale
11. Vicende del rapporto e vicende della prestazione
Sezione terza
Obbligazioni plurisoggettive e comunione
1. Il problema teorico. Il caso della comunione dei diritti reali. Le tesi che postulano l’unità soggettiva
2. Segue. L’unità del diritto di proprietà e la quota
3. Segue. Fondamento della natura reale del diritto
4. Le regole sulla comproprietà e loro “realità” o opponibilità ai terzi
5. Segue. L’estensione del concetto di comunione ai diritti di credito tramite la nozione di comunione di interesse
6. Ancora sul problema della molteplicità dei soggetti
7. L’obbligazione plurisoggettiva come regola complessa. Il dovere di conferire e di ricevere in comunione la prestazione e i beni oggetto delle prestazioni di dare
8. L’esecuzione della “medesima” e “comune” prestazione. Confronto con l’adempimento del terzo
9. Il regime della responsabilità e del rischio in presenza di una comunione di prestazione
10. I problemi di disciplina. Breve analisi delle norme sulle obbligazioni solidali soggettivamente complesse e loro ricostruzione sistematica. Le tesi: comunione di interesse senza comunione del credito e/o del debito
11. Comunione di interesse come dato strutturale: la comunione del debito e/o del credito
12. Contitolarità ed esigenze funzionali della solidarietà
13. Ancora sulla nozione di interesse nelle obbligazioni plurisoggettive
Sezione quarta
La disciplina della solidarietà e sua adattabilità alle obbligazioni non solidali
1. Autosufficienza dell’obbligazione plurisoggettiva. La novazione e la remissione nelle obbligazioni solidali e parziarie. I problemi sollevati dalla datio in solutum e dalla transazione
2. Compensazione e confusione
3. Prima ricognizione degli atti di natura personale. Atti o condizioni di natura personale ad efficacia plurisoggettiva, atti o condizioni di natura personale ad efficacia unisoggettiva. Ulteriori distinzioni
4. Segue. Il giuramento ed il “rischio” dell’efficacia collettiva della sua forza probatoria
5. L’iniziativa giudiziale e la sentenza
6. Segue. Rilevanza dell’oggetto del giudizio nella sentenza e nel giuramento
7. Ancora sulla disciplina del litisconsorzio. Le tesi
8. Esclusione del litisconsorzio necessario nei rapporti interni
9. Il problema del litisconsorzio nell’obbligazione plurisoggettiva divisibile
10. Le eccezioni personali. Le opinioni su natura e contenuto di esse
11. Ipotesi ricostruttive
12. Le prerogative personali e la successione nel credito e nel debito
13. Varietà delle iniziative strettamente personali ex art. 1297 c.c.
14. La costituzione unitaria del rapporto obbligatorio plurisoggettivo e del vincolo interno al gruppo. Le soluzioni nelle differenti obbligazioni plurisoggettive
15. Ancora sulle eccezioni personali. La nullità
16. Risoluzione e recesso
17. I limiti di efficacia alla parte di prestazione dovuta da un condebitore e la disciplina dell’insolvenza
18. Il regime dei fatti a contenuto o ad evento psichico o fondati su rapporti personali. In particolare la sospensione della prescrizione
19. Gli atti a rilevanza oggettiva: l’interruzione della prescrizione
20. L’eccezione di prescrizione a confronto con l’eccezione di compensazione e di confusione
21. Dimostrazione del dovere di conferire in comunione la prestazione (e l’oggetto di essa)
22. La disciplina della solidarietà attiva
23. Differenze del regime comunitario: rilevanza esterna della comunione (rectius del dovere di porre in comunione quanto necessario all’adempimento) nelle obbligazioni solidali, rilevanza esterna della divisione nelle obbligazioni divisibili
24. Segue. Il dovere di comunione e di divisione nelle obbligazioni divisibili
25. La disciplina dell’obbligazione divisibile. In particolare l’adattamento degli artt. 1300; 1301; 1308, 1309, 1310 c.c. dettati per l’obbligazione solidale
26. Segue. L’ art. 1307 c.c.
27. Segue. Le variazioni alla regola dell’art. 1307 c.c.
28. Segue. La responsabilità nelle obbligazioni collettive ad esecuzione congiuntiva o ripartita
29. Segue. Gli artt. 1311, 1312, 1313 c.c.
30. Gli effetti del giuramento e della sentenza
31. Segue. L’obbligazione divisibile-parziaria e quella collettiva (ad attuazione congiunta o ripartita): effetti del giuramento, della sentenza, del fallimento, dell’impossibilità sopravvenuta non imputabile ad alcuno
Capitolo II
I problemi sollevati dall’art. 1315 c.c. I limiti alla divisibilità tra gli eredi del debitore
1. Le difficoltà interpretative poste dall’art. 1315 c.c. Il rapporto tra il concetto di indivisibilità dell’obbligazione e quello di divisibilità/indivisibilità della prestazione. In particolare la consegna di un corpo certo e determinato
2. Continua sulla divisibilità o indivisibilità della prestazione
3. La ratio della disposizione. Ancora sulla consegna di una cosa certa e determinata
4. Obbligazioni aventi ad oggetto uno spostamento patrimoniale ed obbligazioni meramente esecutive
5. Indivisibilità dell’obbligazione e indivisibilità della prestazione
6. Le molteplicità delle forme (o regimi) dell’indivisibilità. Rivisitazione
Capitolo III
Le obbligazioni indivisibili
1. Divisibilità materiale e divisibilità intellettuale della prestazione
2. L’obbligazione di dare in senso tecnico
3. Opinioni a confronto sulla obbligazione di dare: divisibilità della prestazione versus divisibilità della cosa
4. L’oggetto della prestazione e la prestazione come oggetto (di diritto)
5. L’argomento tratto dalla nozione di divisione e dalle norme che regolano quest’ultima
6. Diritti divisibili e diritti indivisibili
7. L’indivisibilità della servitù
8. L’obbligazione di pagare una somma di denaro
9. La divisibilità dell’attribuzione traslativa di cosa generica fungibile
10. L’attribuzione della proprietà di beni dedotti genericamente (in contratto) ma infungibili
11. I dubbi sull’applicazione della dicotomia divisibilità/ indivisibilità alle prestazioni di fare
12. La divisibilità o indivisibilità materiale (in senso stretto) nelle obbligazioni di fare
13. Cosa e fatto nell’art. 1316 c.c. Divisibilità e fungibilità
14. Il momento comunitario nelle prestazioni di fare
15. Indivisibilità oggettiva ed indivisibilità soggettiva
16. I criteri per il frazionamento
17. Conseguenze sulla casistica delle nozioni di divisibilità e indivisibilità
18. La casitica sulle obbligazioni collettive ad attuazione congiunta o ripartita. L’obbligazione di dare in senso tecnico, di contrarre e di far acquistare il diritto 463
19. La differenza tra divisione successiva di un’obbligazione di fare a parti semplici ed esecuzione congiuntiva o ripartita di un’obbligazione di fare originariamente plurisoggettiva (collettiva). Il contratto d’appalto
20. Pluralità di creditori del trasporto (mittente, destinatario, più destinatari), e pluralità di vettori
21. Le obbligazioni plurisoggettive nascenti dal mandato. Pluralità di mandanti
22. Segue. Pluralità di mandatari
23. Pluralità soggettiva e mediazione
24. Pluralità di depositanti e di depositari
Capitolo IV
La disciplina delle obbligazioni indivisibili
1. Indivisibilità e solidarietà
2. Il rapporto tra divisibilità ed indivisibilità della prestazione e la individuazione del regime applicabile. La distinzione tra modello esecutivo e regime di responsabilità
3. La disciplina dell’obbligazione indivisibile: in particolare gli artt. 1292, 1294, 1295, 1296, 1297 c.c.
4. Segue. Gli artt. 1298, 1299, 1300, 1301, 1302, 1303, 1304 c.c.
5. Segue. Gli artt. 1305, 1306, 1307, 1308, 1309. 1310
6. L’adempimento e la responsabilità delle obbligazioni a prestazione indivisibile
Capitolo V
Indivisibilità nei confronti degli eredi (art. 1318 c.c.)
1. Il problema della sorte dei crediti e dei debiti ereditari
2. L’interpretazione dell’art. 1318 c.c. di chi contesta il principio dell’automatica divisione dei crediti e dei debiti ereditari
Capitolo VI
L’esigibilità della prestazione indivisibile (art. 1319 c.c.)
1. L’esigibilità della prestazione indivisibile
2. Ancora sul problema della sorte dei crediti e debiti ereditari
3. La disciplina dell’indivisibilità attiva dal punto di vista degli eredi del creditore
4. Natura del “dovere” di cauzione, legittimazione a pretenderla e contenuto
Capitolo VII
L’estinzione parziale (art. 1320 c.c.)
1. Le difficoltà interpretative sollevate dalla norma sull’estinzione parziale (ex art. 1320)
2. Il principio di priorità dell’adempimento in natura. L’integrità della prestazione e del suo valore
3. Analisi della norma
4. La limitazione a disporre della natura (e del valore) della prestazione ed eventuali deroghe. Le implicazioni sugli atti volti a porre fine al vincolo comunitario nelle varie ipotesi di indivisibilità
5. Segue. L’indivisibilità del secondo e del terzo tipo
6. La rinuncia alla porzione di prestazione nelle obbligazioni soggettivamente complesse
7. Addebito o rimborso a carico dei concreditori
8. La datio in solutum, la novazione e la transazione
9. La confusione e la compensazione
10. La disciplina della prestazione indivisibile in caso di pluralità dei debitori. Le opinioni
11. Ricostruzione della disciplina dell’indivisibilità passiva
12. La “rinuncia alla quota”: la decisione di uscire dalla comunione liquidando il valore della propria quota, non a favore della controparte, ma dei propri compagni di debito o di credito. I riflessi sul rapporto contrattuale
13. La transazione, la compensazione e la confusione in caso di pluralità di debitori
14. L’uscita dalla comunione del debitore. Ultime riflessioni