
"La musica e la danza"
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...la Dea Totale danza il mistero della creazione. O la creazione del mistero. In principio la danza: delle particelle, dei quanti, degli strani attrattori, delle stringhe cosmiche. E, nel rumore di fondo, nel «fischio universale», nella radiazione illimitata, nel silenzio musicale, nel deserto delle coscienze, i gesti dei segni, i segni dei gesti, l'oscillazione ritmica del mondo. Poi la contemplazione, di coloro che «tagliarono insieme» il cielo, separarono il «templum» e «immaginarono»: i monaci. Come fa adesso Sebastiana Papa, metacontemplatrice attiva, pensatrice fotografica - dal chà os al phà os, verso l'ordine, l'articolazione, l'arte del vedere - mettendo-in-immagini, scrivendo-con-la-luce gli « ascoltati » segni del foto-pensiero, che è silenzioso però musicale, e danzante nelle crominanze dei suoi bianchi e neri assoluti. In queste sue «Indie universali » riconducendoci al « prima». Il « prima dell'alba della parola». Ora che la parola è alta nel cielo delle pagine e tramonta sugli schermi dell'antica immagine-in-azione. E l'oltrelinguaggio dell'èlektron, l'ambra antica, crea nuovo futuro di pensierovisione in questa fine bimillenaria, nel ventesimo miliardennio d'età del cosmo...