Il lavoro analizza la questione relativa ai rapporti fra l’accordo conciliativo e il sistema della trascrizione immobiliare ex art. 11, comma 3, d.lg. n. 28/2010. Oggetto principale dello studio è la disciplina derivante dall’introduzione – ai sensi dell’art. 84-bis del d.l. n. 69 del 21 giugno 2013 – del n. 12-bis all’art. 2643 c.c., con il quale il legislatore ha previsto l’obbligo di trascrizione per «gli accordi di mediazione che accertano l’usucapione con la sottoscrizione del processo verbale autenticata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato». In particolare, sono stati approfonditi i problemi relativi all’interpretazione di tale norma, richiamando e esaminando gli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali emersi. La questione è stata riletta alla luce delle attuali tendenze volte alla degiurisdizionalizzazione del sistema e alla deflazione del contenzioso, nella logica della sussidiarietà orizzontale di cui all’art. 118 cost.
The present paper deals with the relationship between the conciliation and the system of real estate transcription pursuant to art. 11, paragraph 3 of Legislative Decree no. 28/2010. The focus of the study is the discipline deriving from the introduction – pursuant to art. 84-bis of the d.l. n. 69 of 21 June 2013 – of no. 12-bis art. 2643 c.c. The wording of such a provision provides for an obligation of transcription of «the conciliation which ensures the usucaption by signing the verbal process authenticated by a public official authorized to do so». In particular, the problems concerning the interpretation of this provision were examined in depth, recalling and examining the jurisprudential and doctrinal guidelines that emerged. The issue was re-read in the light of current extrajudicial trends of the system and the deflating of litigation, in the perspective of horizontal subsidiarity referred to in art. 118 of the Constitution.