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{{/_source.additionalInfo}}Il lavoro affronta il tema dei profili civilistici dell’abuso tributario. Dopo aver individuato il fondamento storico della nozione di abuso si procede alla analisi della giurisprudenza italiana ed europea verificando l’esistenza nell’ordinamento giuridico vigente della clausola generale antielusiva. Puntuali osservazioni sono dedicate alla distinzione tra risparmio d’imposta, abuso tributario, frode alla legge, simulazione e uso indiretto del negozio. È, altresí, evidenziata l’incogruenza di quella parte della dottrina e della giurisprudenza che in caso di elusione ed evasione fiscali configurano, in ogni caso e pur di là dalle fattispecie di reato, la nullità civilistica dell’atto. Infine sono analizzate le questioni relative alla responsabilità del notaio in caso di elusione fiscale. La tecnica argomentativa dell’abuso impone di rifuggire da considerazioni prettamente statiche, strutturali e assolute del diritto, nonché insensibili all’idea della giurisprudenza come scienza sociale, ed invita ad approdare ad una analisi dinamica e relazionale delle situazioni soggettive, consapevole che il diritto non si risolve nella legge e che l’“esistenza” non può prescindere dalla “coesistenza”.