Sulla «simmetria» del giudicato nel procedimento sommario a cognizione piena
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Poli Giorgio Giuseppe
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L’infelice dato testuale dell’art. 702 quater c.p.c. ha indotto una parte della dottrina e della giurisprudenza di merito ad ipotizzare che l’ordinanza di rigetto emessa all’esito del procedimento sommario di cognizione fosse inidonea al giudicato e, per questo, inappellabile, a differenza del provvedimento di accoglimento. L’autore, premesso l’inquadramento sistematico del procedimento ex art. 702 bis ss. nell’ambito dei giudizi «semplificati a cognizione piena», propone argomentazioni (letterali, sistematiche e applicative) in favore della tesi della perfetta simmetria, in punto di giudicato, tra provvedimento di accoglimento e di rigetto.