Il presente contributo intende esaminare la nuova fattispecie di silenzio assenso, introdotta dall’art. 17-bis della legge n. 241/1990, analizzandone le peculiarità e le differenze rispetto al silenzio di cui all’art. 20 della medesima legge, nonché verificando la compatibilità di tale istituto con i principi dell’azione amministrativa. Ne discende un quadro normativo complesso, che permette di affermare l’avvenuta disgregazione del modello di silenzio assenso, sulla base di esigenze di semplificazione e celerità delle attività amministrative, soprattutto dettate dall’applicazione dei principi economici europei. Il risultato raggiunto, tuttavia, non è quello sperato sia in relazione alla cura dell’interesse pubblico (specialmente, nel caso dei c.d. interessi sensibili) sia in ragione della sopravvenuta difficoltà di coordinamento di alcune previsioni contenute nella legge sul procedimento amministrativo.
This paper intends to examine the new types of silent consent, introduced by art. 17-bis of law no 241/1990, analysing its peculiarities and its differences from the silence of the art. 20 of the same law, as well as ensuring the compatibility of that institution with the principles of administrative action. Thus emerges a complex regulatory framework that makes it possible to affirm that the disintegration of the silent consent template, based on the needs for simplification and rapidity of administrative activities, dictated primarily by European economic principles. The outcome, however, is not what hoped both in relation to the care of the public interest (especially in the case of so-called sensitive interests), both in relation to the sudden difficulty of coordination of certain provisions contained in
the law on administrative procedure.