La questione della motivazione postuma del provvedimento amministrativo, formula con la quale si suole designare l’integrazione nel corso del giudizio del dato motivante assente o insufficientemente articolato, deve essere riesaminata alla luce delle leggi 11 novembre 2014, n. 164 e 7 agosto 2015, n. 124, che hanno modificato, com’è noto, la legge sul procedimento amministrativo, insinuandovi in profondità l’idea che il provvedimento illegittimo debba, in molte circostanze, rimanere in vita. Ad esse si richiama, infatti, un recente orientamento giurisprudenziale che ha fondato sul principio di conservazione degli atti amministrativi e dei loro effetti giuridici la possibilità di integrare in sede giudiziale i motivi inespressi dall’amministrazione. Il giudice dovrebbe dunque mantenere in vita l’atto anomalo ogni qualvolta intravedesse la possibilità di cogliere i motivi della decisione dalla lettura degli atti afferenti al procedimento. L’A. si interroga sulla tenuta e sulle conseguenze di questo orientamento: il principio di conservazione dei valori giuridici dell’ordinamento è davvero il nuovo Moloch al quale dovremmo sacrificare la legittimità, la democraticità e la trasparenza del rapporto amministrativo?
The issue of the posthumous motivation of an administrative provision should be reviewed in the light of laws no. 164 of 11 November 2014 and no. 124 of 7 August 2015 which have changed, as is well-known, the law on administrative procedure, stipulating that the unlawful provision must, in most circumstances, be kept alive. A recent case-law decision on the subject based its reasoning on the principle of the preservation of administrative acts and their legal consequences in allowing for the possibility of supplementing in court the unspoken grounds held by the administration. The judge should therefore keep alive the anomalous act whenever s/he identifies the possibility of accepting the grounds for the decision through the reading of procedural documents. The author explores the feasibility and the consequences of this approach: is the principle of preservation of legal values of this sort the new Moloch to whom we should sacrifice the legitimacy, democracy and transparency of the administrative relationship?