Modellandosi sulla figura della datio in solutum, la legge 512/1982 disciplina la cessione di opere d’arte allo Stato quale forma di adempimento degli obblighi di natura fiscale e tributaria. Tuttavia, a distanza di circa quarant’anni dalla sua entrata in vigore, i risultati restano quantomeno modesti. La comparazione di questa previsione con le corrispondenti esperienze di Francia e Inghilterra ci offrirà gli strumenti per comprendere le ragioni dell’insuccesso italiano.
Following the datio in solutum scheme, the Italian Law 512/1982 regulates the possibility of transferring artworks from a citizen to the State as a fulfilment of his tax obligations. However, about 40 years after the entry into force of this legal instrument, its results remain very modest. The comparison with the corresponding French and English experiences will give us the tools to understand the reasons behind the Italian failure.